Lago Lagazzuolo 1974 mt - Bocchel del Cane 2551 mt -
Lago Pirola 2283 mt - 21/06/2015

 

Ed eccoci finalmente alla prima gita senza neve in valle…
anche se alla fine un po’ di neve l’abbiamo pestata lo stesso !
Le idee erano tante,
poi una telefonata a Cristina crea la possibilità di avere due macchine
e ci fa decidere di tentare la traversata da San Giuseppe a Chiareggio
passando per il Bocchel del Cane.
Fino al prossimo week end non è attivo infatti il servizio pullman per il ritorno
e non avendo tante ore a disposizione
tornare da Chiareggio a San Giuseppe a piedi diventerebbe troppo lungo.
Ci Troviamo a San Giuseppe alle 6.30 del mattino,
portiamo la seconda macchina nel parcheggio del Pian del Lupo e ritorniamo indietro.

La partenza di questo itinerario è da un piccolo parcheggio
che si trova sulla sinistra pochi metri dopo la strada che sale verso il Lago Palù.
Scendiamo fino al torrente e attraversiamo il ponte,
la traccia prosegue in piano per pochi metri, poi sale decisa sulla sinistra nel bosco.

Da qui si resta nel bosco per circa 400 metri di dislivello
fino a raggiungere il Bivacco degli Alpini e il Lago Lagazzuolo.


Arrivati al bivacco ci accorgiamo che sul resto della valle piove,
ma fortunatamente non sono temporali,
noi per ora siamo al sole e al vento,
decidiamo di proseguire verso il passo valutando strada facendo le condizioni meteo.

Il sentiero prosegue costeggiando il lago verso destra


per poi attraversare una piccola pietraia,
da qui sale deciso tra terra e pascoli mantenendosi al limite destro di una vecchia frana.
Superato un dosso erboso
traversiamo in leggera salita verso sinistra
fino a raggiungere la base del canale morenico che porta al passo.

Il sentiero è poco battuto ma ben segnalato,
dall’attacco del canale si ha una splendida vista sul
Cima del Duca, Monte Braccia, Pizzo Scalino, Tremogge…



nella conca del Monte Braccia
osserviamo un piccolo gioiello turchese… il laghetto delle capre.



Fermarsi qui  a fare qualche foto
è una buona scusa per riposare e prendere fiato,
dopo la breve sosta ripartiamo per affrontare il tratto più antipatico del percorso…
una ripida morena franosa mista a rocce,
tutto simpaticamente instabile e a  tratti ancora ricoperto di neve..
in estate è un po’ più “simpatica”
perché seguendo i bolli si cammina su terra un poco più battuta…
oggi dobbiamo zigzagare qua e la,
scavalcando qualche tratto semplice di roccette
per evitare gli scivoli di neve gelata.

Perdiamo un po di tempo ma riusciamo a raggiungere il passo
dove tira un vento gelido e forte,
siamo però ancora al sole…
due scatti veloci e valutiamo da che parte scendere.

Il Lago Pirola e, alla sua sinistra, il Torrione Porro



Verso il lago c’è ancora neve che ricopre le pietraie,
so che in alcuni punti si passa tra sassi enormi con profondi buchi,
ma in quella zona la neve è solo a chiazze…
decidiamo di proseguire verso il Lago Pirola valutando il percorso di volta in volta.

Per nostra fortuna le zone innevate da aggirare sono poche e si riesce,
allungando di poco la discesa,
a restare sempre sui sassi.
Arriviamo così all’ultimo dosso che ci separa dalla discesa verso il lago,
il vento non cala ma è meno freddo.



Raggiungiamo il lago e risaliamo sulla sponda opposta,
ora che le salite sono finite e siamo riparati
ci fermiamo a mangiare beandoci della vista del Disgrazia che a tratti compare tra le nuvole.



Ripartiamo seguendo tutta la dorsale fino al muro della vecchia diga


dove prendiamo il sentiero che scende deciso verso Chiareggio
passando dalle case dell’enel.

Arrivati all’alpe Pirola ormai abbandonata troviamo un bivio,
da entrambe le parti si arriva a Chiareggio,
andando dritto si arriva poco sotto al rifugio Porro
con un lungo e noioso traverso,
prendendo il sentiero che scende a destra invece
si arriva direttamente al ponte di Chiareggio.

Decidiamo di dare fiducia al sentiero di destra
che inizialmente è ricoperto di erbaccia e ortiche,
pian piano la traccia si pulisce e diventa più evidente il percorso da seguire.

Si scende rapidamente ma con comodi tornanti e traversi
fino a raggiungere l’alpe zocche, da qui in circa un quarto d’ora siamo a Chiareggio.

Questo giro poco frequentato è una dei più belli della Valmalenco,
permette di godere di uno splendido panorama su laghi e cime.
Complessivamente sono circa 12 km di camminata e 1250 mt di dislivello,
non presenta difficoltà particolari
tranne il sapersi muovere bene su terreni franosi e grosse pietraie.
Il consiglio è di farlo in un periodo asciutto
portandosi tanta acqua,
da dopo il lago lagazzuolo infatti
sul sentiero non si incontrano più ne torrenti ne laghetti.

Raggiunto il Lago Pirola si può anche scegliere di allungare il percorso
e rientrare passando dal Rifugio Porro
e da li scendere sul normale sentiero per Chiareggio.

 

Camminando